Nel Vicentino le grandi imprese a conduzione familiare, partite tanto tempo fa dall’idea, la lungimiranza e l’investimento dei singoli, capaci di rimodularsi nei momenti di recessione riplasmandosi secondo i dettami moderni e le sempre nuove esigenze del mercato, fortunatamente sono ancora una sana realtà. Tra queste Unicomm, la solida galassia che fa capo alla famiglia Cestaro e che è protagonista nel firmamento della grande distribuzione moderna con una costellazione di note insegne: Emisfero, Famila, A&O, Mega, Emi, Hurrà e C+C Cash and Carry.

Tutto nasce nel 1948 a Schio – culla di grandi e intraprendenti imprenditori, a partire dall’ottocentesco Alessandro Rossi e i suoi discendenti – dal deposito all’ingrosso di prodotti alimentari di Antonio Cestaro. Nell’azienda, che cresce progressivamente, entrano anche i suoi figli Mario e Marcello, tuttora alla guida del Gruppo Unicomm, affiancati a loro volta dai propri eredi.

Con sede a Dueville e oltre 8.000 collaboratori in 7 Regioni e 32 Province d’Italia, associata a Selex Gruppo Commerciale, attraverso le società controllate Unicomm Srl, Arca Commerciale Srl e GMF Grandi Magazzini Fioroni Spa l’azienda vanta una rete commerciale di oltre 230 punti vendita a gestione diretta, composta da ipermercati, superstore, supermercati e negozi all’ingrosso.

Al di là dei bilanci, delle analisi di mercato e di tutto quello che caratterizza economicamente un’azienda, a decretare il successo di Unicomm sono i valori in cui credono i Cestaro: territorio, famiglia, lavoro e sociale. Territorio, da valorizzare e in cui mantenere ben salde le proprie radici. Famiglia, non solo quella al vertice del Gruppo Unicomm, ma quella formata con i collaboratori e la clientela. Lavoro, perché solo grazie a quello di chi l’ha fondata e delle migliaia di persone che negli anni hanno contribuito con dedizione l’azienda è oggi solida e fiorente. Sociale, perché in casa Unicomm forte è il senso di responsabilità verso gli altri e diffuso l’impegno con associazioni e realtà del sociale, della cultura e dello sport.

Insomma, un’anima dietro le insegne e una mission oltre i ricavati.